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"Lu Paliu" che si corre a Sommatino la mattinata della festività di San Giuseppe -da alcuni decenni di nuovo la seconda domenica di agosto- in Piazza XI febbraio ossia davanti la Chiesa di Sant' Antonio Abate, ha certamente origini molto remote se non addirittura medioevali.

Il palio, in genere consistente in un drappo riccamente intessuto e ricamato, viene assegnato, questo lo si sa, come premio al vincitore di una qualsiasi gara disputata.

A Sommatino tale "paliu" che nella fattispecie riproduce l'immagine di San Giuseppe ed è fastosamente ricamato, è arricchito da due nappe -li giumma -anch'esse aggiudicate ai migliori offerenti come il palio stesso.

Il primo "contendente" offre una certa cifra e dopo taleIl primo "contendente" offre una certa cifra e dopo tale offerta viene fatto montare su un cavallo bardato a festa e tenuto a bada da un offerta viene fatto montare su un cavallo bardato a festa e tenuto a bada da un "addetto ai lavori" che, spesso, è il proprietario dello stesso.

A questo punto egli prende nelle sue mani il "palio" Ad una cifra più alta offerta da altro "partecipante" alla gara, egli deve scendere dal cavallo per far salire l'altro. Le offerte si susseguono a ritmi incalzanti per cui si assiste ad un frenetico e trepidante salire e scendere dal cavallo ora di uno ora di altro "contendente". Anche per le nappe -li giumma -dopo l'assegnazione del palio e pur se con cifre più modeste, viene seguito lo stesso "rito" ed alla fine si aggiudicano "Iu paliu" e "li giumma" che, per l'occasione, hanno importanza diversa ove si tratti del "giummo destro" -il quale ha, secondo alcuni, più valore -o del "giummo sinistro", coloro che, oltre ad avere offerto la cifra più alta, riescono

pure, vincendo la resistenza degli altri contendenti ed in parte della folla, a fare oltrepassare ai cavalli la Piazza XI febbraio ed a immettersi nella via Manzoni, che da tale Piazza si diparte.